cominciamo dal primo, quello con cui ho "iniziato", anche se in realtà devo ammettere che ad inizio gennaio ho finito città di vetro. ma comunque questo è stato il vero primo libro che ho iniziato a gennaio, questo è il primo libro della trilogia della serie di The infernal devices (le origini in italiano), non mi dilungherò troppo, vi farò solo un piccolo riassunto della trama e poi alcune considerazioni da fare su questo libro. Ci troviamo nella londra vittoriana e la nostra protagonista è Tessa Gray orfana di sedici anni che vive a New York, decide di raggiunger e, dopo la morte di sua zia, la quale si prendeva cura di lei, suo fratello Nate a londra. la scomparsa misteriosa del fratello però la porterà nel mondo del sovrannaturale, dalla quale verrà a conoscenza, del sua capacità di trasformarsi e assumere l'aspetto di altre persone , tramite rapimento, inganno e l'essere sfruttata. Will e Jem due shadowhunters destinati nella lotta ai demoni e a mantenere l'equilibrio tra i nascosti, gli shadowhunters e gli umani, correranno in suo aiuto, salvandola. Ora passiamo alle considerazioni: Mi è piaciuto? SI. Ho avuto dei problemi con questo libro? SI. insomma in poche parole c'è stato qualcosa che mi ha fatto storcere il naso, i personaggi mi sono piaciuti, come la storia in se non era male, ma (ATTENTI PERCHE ADESSO ARRIVA LO SPOILER) tuttavia non ho capito la presenza di automi (e si per chi non lo avesse letto parlo proprio di Robot) non ne ho capito il motivo della presenza, più volte leggendo il libro mi sono chiesta: ma è necessario aggiungere dei robot in un libro come shadowhunters? beh... la mia risposta continuava ad essere NO. secondo me non era necessario aggiungere dei robot in una storia che parla di Shadowhunter, vampiri, licantropi stregoni e streghe e demoni e angeli, insomma, a mio parere delle macchine non c'entrano niente con tutto questo mondo magico, anzi rovinano solo l'atmosfera che la clare era riuscita a creare, quindi per me questa idea è bocciata. non boccio il libro in se perché la storia non mi è dispiaciuta e neanche i personaggi, ma l'idea di quegli automi proprio non va. punto 2: passiamo ai personaggi, come ho detto non mi sono dispiaciuti MA ho notato una forte (ANCHE TROPPO), somiglianza tra Jem e Will e Alec e Jace, che a parte il fatto che siano tutti e quattro parabatai e uno dei due faccia Herondale di cognome, non hanno nient'altro in comune, eppure ho trovato che jem e will fossero il copia e incolla di Jace e alec, penso che si noti molto facilmente poiché caratterialmente e nei modi di fare i quattro sono identici tra di loro, in poche parole? secondo me la clare non è riuscita a caratterizzare bene ne will ne Jem (anche se devo dirvi che ho amato jem), come ho già detto erano troppo simili a jace e alec, quando invece avrebbe dovuto creare due personaggi unici, diversi appunto dai protagonisti di TMI. comunque per sapere in modo più approfondito ciò che ne penso, potete andare a leggere la mia recensione su goodreads, il link è qui sul blog.